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«Questo luogo benedetto ci riporta alle origini, alle sorgenti dell'opera di Dio, alla nascita delle nostre religioni. Qui, dove visse Abramo nostro padre, ci sembra di tornare a casa. Qui egli sentì la chiamata di Dio, da qui partì per un viaggio che avrebbe cambiato la storia». Il viaggio di Papa Francesco del marzo 2021 in Iraq - l'antica Mesopotamia, la terra del Tigri e dell'Eufrate - porta il segno del padre della fede in un solo Dio, il cui appello risuona anche nella citazione evangelica simbolo della visita: «Siete tutti fratelli». Il viaggio apostolico in un Paese a maggioranza sciita, componente fondamentale nella società irachena come in quella iraniana, ha una valenza straordinaria: come un nuovo capitolo scritto sul terreno del "Documento sulla fratellanza umana" di Abu Dhabi, la visita di Francesco ha aperto nuove prospettive per quanto riguarda il dialogo interreligioso, ma potrebbe anche essere un seme di riconciliazione per l'Iraq capace di innescare un nuovo processo politico in tutto il Medio Oriente. Prefazione di Louis Raphaël I Sako.